La perfezione si raggiunge per gradi
- David Scaroni
- 10 feb 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 4 nov 2022
L’emozione è sempre grandissima quando senti il fonico esclamare: “Bene ragazzi, c’è tutto, abbiamo concluso!”
Giorni intensi, ore passate fra concentrazione e stress, minuti e minuti a riprovare lo stesso passaggio per capire come renderlo migliore trovando il giusto suono o quella pulizia di timbro che i microfoni esigono senza sconti o concessioni.
Lo scorso fine settimana è stato proprio così: difficile ma soddisfacente, lungo e troppo breve allo stesso modo perché il tempo sembra non bastare mai, eccitante perché l’adrenalina era sempre a mille e stressante perché la concentrazione doveva essere sempre al massimo in ogni sessione di registrazione.
Probabilmente la perfezione non esiste ma di certo è vero che l’autore delle musiche che abbiamo registrato disse che “la perfezione si raggiunge per gradi” e forse in sala di incisione è proprio il pensiero che ognuno ha dentro di sé mentre sta suonando da fronte al microfono.
Il disco è stato registrato in una bellissima sala di una storica villa del ’500 situata nella provincia di Varese, un ambiente accogliente che offriva un silenzio ideale per registrare con tranquillità.
Come sempre l’inizio è stato problematico per la necessità di adattamento alla nuova acustica ma fortunatamente dopo vari ragionamenti sulla posizione da tenere e alcuni test sulla presa e il bilanciamento dei microfoni si è partiti alla grande.
Calma, sangue freddo e tanta pazienza da parte di tutti. Clima di lavoro ottimo che ci ha permesso addirittura di finire in anticipo sulla tabella di marcia.
Non si poteva volere di meglio...
Ascoltavo questi due capisaldi della musica da camera fin dai primi anni di studio e ricordo che suonavo la parte di violino con lo stereo a tutto volume come ad immaginarmi in un concerto.
All’epoca naturalmente non sapevo suonare neppure una riga di queste opere senza sbagliare almeno quattro o cinque note… oggi finalmente le ho incise su disco.
E ne vado fiero!
Il disco dei Quartetti per pianoforte e archi K478 e K493 di Wolfgang Amadeus Mozart eseguiti da Piero Barbareschi e il Trio Hegel uscirà nei prossimi mesi per l'etichetta giapponese Da Vinci Classics.
Stay tuned!
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